Le “Fabulae” di Boccaccio
DOI:
https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i29p71-83Parole chiave:
Decameron, Genealogia deorum gentilium, FabulaeAbstract
Nel Proemio del Decameron, Boccaccio annuncia che racconterà “cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo”, termini sinonimici che rafforzano la novità del genere “novella”. Nella Genealogia deorum gentilium, però, il poeta rievoca il termine latino “fabula”, il quale viene ulteriormente specificato in quattro sensi diversi, ognuno dei quali intento a definire nel miglior modo possibile il lavoro stesso di Boccaccio, ossia, le sua “fabulae”. In questo articolo il lettore troverà una discussione sui quattro sensi del termine, nonché alcuni rapporti possibili con l’opera italiana del certaldeseDownloads
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