Le “Fabulae” di Boccaccio

Authors

  • Pedro F. Heise Universidade Federal de São Paulo. Escola de Filosofia, Letras e Ciências Humanas

DOI:

https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i29p71-83

Keywords:

Decameron, Genealogia deorum gentilium, Fabulae

Abstract

The proem to The Decameron, Boccaccio claims that he will tell “cento novella o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo”, synonymous terms which strengthen the innovation of the “novella” genre. However, in the Genealogia Deorum Gentilium, the poet uses the Latin term “fabula”, to state four different meanings, each one with the intention of defining his own work the best way possible, that is to say his “fabulae”. This paper presents a discussion about the four meanings of the term, and some possible parallels with his Italian works

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Author Biography

  • Pedro F. Heise, Universidade Federal de São Paulo. Escola de Filosofia, Letras e Ciências Humanas
    Insegna Lingua e Letteratura Latina alla Escola de Filosofia, Letras e Ciências Humanas da Universidade Federal de São Paulo. Ha svolto la sua ricerca di post-dottorato in Letteratura Italiana, sulla poetica di G. Boccaccio, presso la Universidade de São Paulo. Dottore in Italianistica presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha un Master in Lingua e Letteratura Italiana ottenuto sempre alla Universidade de São Paulo dove si è laureato in Lettere Portoghese-Italiano presso la stessa Università. Ha esperienza nel campo di Lettere, con enfasi in lingua e letteratura latina, italiana e brasiliana, letteratura comparata e traduzione.

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Published

2015-06-12

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Não definida

How to Cite

Heise, P. F. (2015). Le “Fabulae” di Boccaccio. Revista De Italianística, 29, 71-83. https://doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i29p71-83