Roland Barthes em A câmara clara, o semiólogo infiel
DOI:
https://doi.org/10.11606/issn.1982-8160.v6i1-2p161-168Parole chiave:
Roland Barthes, fotografia, punctum, studium, estéticaAbstract
Em A câmara clara, Roland Barthes inscreve uma reflexão decisiva sobre a fotografia. Nessa obra, o semioticista que denuncia os mitos da fotografia passa a poeta das imagens pungentes, a um convite à difícil tarefa de reconhecer as riquezas singulares que podem vir a ser eternizadas em uma imagem fotográfica. Temo aí um outro olhar em direção à imagens técnicas, bem diverso daquele vindo da tradição bem-pensante, com seu veto ao aos simulacros. Nesse sentido, jogamos com a hipótese de que as teses de A câmara clara ganhariam se fossem entendidas como um pensamento sui generis sobre o signo fotográfico.Downloads
La data di download non è ancora disponibile.
Pubblicato
2012-12-11
Fascicolo
Sezione
Em Pauta/Agenda
Licenza
Gli autori che pubblicano in questa rivista accettano i seguenti termini:
- Gli autori mantengono il copyright e concedono alla rivista il diritto alla prima pubblicazione, con il lavoro simultaneamente concesso in licenza in base alla Licenza di attribuzione Creative Commons (CC BY-NC-SA 4.0) che consente la condivisione dell'opera con riconoscimento di paternità e pubblicazione iniziale in questo giornale per scopi non commerciali.
- Gli autori sono autorizzati ad assumere contratti aggiuntivi separatamente, per la distribuzione non esclusiva della versione dell'opera pubblicata in questa rivista (ad esempio, pubblicazione in un archivio istituzionale o come capitolo di un libro), con riconoscimento di paternità e pubblicazione iniziale in questa rivista.
Come citare
Tenório da Motta, L., & Fontanari, R. (2012). Roland Barthes em A câmara clara, o semiólogo infiel. MATRIZes, 6(1-2), 161-168. https://doi.org/10.11606/issn.1982-8160.v6i1-2p161-168